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Docking station per la lavapavimenti autonoma: è davvero utile?

L'idea di sviluppare stazioni di ricarica per macchine lavapavimenti autonome sembra allettante.
Tutti i macchinari a guida autonoma stanno andando in quella direzione, perché per il cleaning non dovrebbe essere così?
In Adiatek ci abbiamo riflettuto a fondo e pensiamo che, almeno per ora, non sia una tecnologia adatta al nostro comparto. Un’analisi approfondita ha fatto emergere, a nostro avviso, vari motivi per cui questa soluzione si rivela meno vantaggiosa di quanto sembri.
Il concetto alla base del nostro scetticismo è molto semplice: la lavapavimenti autonoma è autonoma ed efficiente nelle attività che riguardano la pulizia. Sgrava l’operatore da una mansione pesante e ripetitiva dandogli il tempo di occuparsi di altre attività. Non è invece autonoma per quanto riguarda la sua manutenzione, richiedendo ancora l’intervento umano per semplici ma indispensabile attività.
Approfondiamo di seguito questo concetto che ci ha portati alla convinzione che oggi è meglio pensarci due volte prima di investire su una docking station per lavapavimenti autonome.

Costi di installazione della docking station

La macchina lavapavimenti è uno strumento utilizzato per le attività di manutenzione dell’ambiente di lavoro, non direttamente per il lavoro che in quell’ambiente viene svolto. Ciò significa che, quando non è operativa, viene riposta in spazi secondari, talvolta distanti dall’area di attività. È dunque in questi spazi che dovrebbe essere predisposta l’eventuale docking station.
A questo punto bisogna chiedersi: la lavapavimenti autonoma sarebbe davvero in grado di percorrere, in autonomia, il tragitto dalla sua stazione di carica al luogo di lavoro (e ritorno)? Può transitare in autonomia attraverso eventuali porte, scale, ascensori, e in presenza di persone?
Pensiamo ad esempio alle gallerie commerciali o ad un magazzino logistico: sono ambienti dove la macchina lavapavimenti è presente solo nel momento in cui è all’opera, per poi venire riposta in altri spazi, talvolta addirittura su un piano diverso dell’edificio.

Inoltre, aspetto non secondario, l’installazione di una stazione di ricarica richiede dei lavori sulla struttura e sugli impianti dell’edificio per il collegamento di acqua, elettricità e sistemi di smaltimento.
Alla luce del fatto che spesso le lavapavimenti sono prese a noleggio per periodi che, nel migliore dei casi, si aggirano intorno ai 5 anni, vale la pena investire su questi interventi? Quando la macchina viene sostituita, magari con un nuovo modello, il sistema predisposto per la ricarica sarà ancora adatto?
Insomma: uno dei principali ostacoli nell'implementare stazioni di ricarica autonome per macchine lavapavimenti autonome è sicuramente la sfida dell'installazione.

Sostituzione dell'operatore: un fraintendimento comune

È un pensiero comune considerare le macchine lavapavimenti autonome come una sostituzione completa dell'operatore umano. In realtà questa tipologia di macchina, per quanto autonoma sia nel lavoro di pulizia, richiede l’intervento di un operatore per le attività di manutenzione che devono essere effettuate dopo ogni utilizzo (o quasi).

Pulizia, controllo e sostituzione di spazzole e tergipavimento, controllo dei filtri, dei tubi, dei serbatoi… sono tutte attività che, ad oggi, devono essere eseguite da un operatore e con una certa frequenza.
La tecnologia che abbiamo a disposizione consentirebbe di automatizzare anche tutti questi passaggi con bracci robotici, sensoristica di precisione, aspirazione e raccolta in loco dei residui e del liquido di scarico. Implementazioni ad oggi molto costose per automatizzare attività che un operatore umano svolge con estrema semplicità.
Adottando uno sguardo realistico viene dunque da chiedersi: è uno sforzo che, ad oggi, ha un significato reale o sarebbe solo un virtuosismo tecnologico?
 

Mancanza di ammortamento dei costi dell’operatore

Chi propone di installare una docking station spesso giustifica la spesa da sostenere con il risparmio sui costi di manodopera. Come abbiamo visto però, l'introduzione di macchine lavapavimenti autonome non comporta automaticamente l’eliminazione dell’operatore.
La lavapavimeni autonoma sgrava sicuramente l’operatore dalle operazioni di mera pulizia dei pavimenti, dandogli il tempo di dedicarsi ad altre attività (come il riordino e la pulizia di zone inaccessibili al robot, la pulizia di superfici elevate come panchine e scaffali, ecc…). Ma l’intervento dell’operatore è però necessario anche sulla stessa macchina autonoma che, come abbiamo detto poco fa, è completamente autonoma nella gestione delle operazioni che le vengono affidate, ma (almeno per il momento) non è autonoma nell’auto-manutenzione di cui necessita per rimanere efficiente.
Acquistare una lavapavimenti autonoma per risparmiare sulla manodopera, sostituendo gli operatori, per noi non è un’opzione percorribile. Noi concepiamo la robotica come un aiuto al lavoro umano, non un’alternativa.
 

Focus su qualità ed efficienza

Noi, in Adiatek, partiamo dal presupposto che lo scopo principale delle macchine lavapavimenti, comprese quelle autonome, sia quello di pulire i pavimenti. Ogni sforzo, investimento e innovazione deve essere volto quindi al miglioramento della qualità e dell'efficienza del processo di pulizia.

Ecco perché un cospicuo investimento sulla ricarica autonoma avrebbe senso solo se apportasse reali vantaggi anche sull’efficienza e le performance nella pulizia. Ad oggi non è così. Oggi sviluppare una stazione di ricarica autonoma richiederebbe interventi costosi e tali investimenti, a nostro avviso, non sarebbero ripagati da particolari benefici nella pulizia: non ne deriverebbero infatti né minori costi di gestione, né un aumento della qualità della pulizia.

La domanda fondamentale da porsi quindi è: allo stato attuale delle cose, ne vale la pena? Serve davvero una stazione di ricarica autonoma?
Noi ci spingiamo anche oltre e, ai nostri interlocutori chiediamo anche: ti serve davvero una macchina lavapavimenti autonoma?
Queste sono le riflessioni che ci piace fare con i nostri clienti, per dare valore ai loro investimenti e mettere davvero la tecnologia al servizio dell’uomo.