Cosa succede se, nella stessa epoca, convivono 2 criticità importanti come una pandemia e una crisi climatica? Si generano sicuramente ansia, paura e caos.
Ma non solo.
Infatti, è proprio nei momenti di maggiore criticità che nascono le idee più brillanti. Quando qualcuno riesce a vedere uno stimolo nel problema, nascono soluzioni nuove a problemi vecchi, c’è maggiore attenzione alla ricerca e più spazio per l’innovazione.
È quello che è successo in questi ultimi anni. La circolazione di un virus sconosciuto e potenzialmente letale, ha fatto crescere nell’opinione pubblica l’esigenza di una pulizia più profonda, in grado di rimuovere non solo lo sporco, ma anche virus e batteri. Al contempo però non era possibile mettere in campo soluzioni per difendersi dalla pandemia che ignorassero le problematiche ambientali in corso. Anche perché molti studiosi hanno ipotizzato un legame tra le due crisi.
Ci siamo resi conto infatti con maggiore convinzione (vedendone gli effetti), di quanto l’uso massivo di agenti chimici possa essere nocivo per l’ambiente e controproducente allo scopo che si vuole ottenere. Il settore sanitario, nel periodo della pandemia, ha infatti evidenziato nuovamente come uno dei maggiori problemi collegati alla diffusione di virus e batteri, sia proprio la loro resistenza alle soluzioni utilizzate per la pulizia e disinfezione (e ai medicinali). Usiamo talmente tanti prodotti e con una frequenza tale da assuefare i microrganismi che, nel tempo, diventano resistenti e sempre più difficili da eliminare.
Ecco quindi che aziende e specialisti hanno iniziato ad interrogarsi su come uscire da una situazione di crisi come la circolazione di un virus pericoloso, senza aggravare l’altra crisi, quella ambientale. Tra le varie soluzioni è emersa anche la pulizia con l’ozono. L’utilizzo dell’ozono nella pulizia non è sicuramente una novità. Ad essere una novità sono la sua applicazione su scala più ampia e la ricerca di un uso ottimizzato.
Questo è proprio il tema che vi proponiamo in questo approfondimento: la sanificazione delle superfici senza uso di prodotti chimici, ma attraverso l’ozono, allo scopo di ridurre l’impatto ambientale.
Come funziona la pulizia con l’ozono?
L'ozono, composto chimico formato da tre atomi di ossigeno (O3), è in grado di disinfettare e deodorare gli ambienti ed è efficace nella lotta contro batteri, virus, muffe e altri contaminanti. La pulizia con l’ozono funziona creando una concentrazione elevata di ozono nell'ambiente da pulire, attraverso un generatore che converte l'ossigeno presente nell'aria in ozono. L'ozono viene quindi diffuso nell'ambiente, dove reagisce con i contaminanti presenti. Una volta che il processo di pulizia è completo, l'ozono viene convertito nuovamente in ossigeno, lasciando l'ambiente pulito, disinfettato e senza emissioni nocive. La pulizia con l'ozono è un metodo efficace e rapido per la pulizia di molte superfici e ambienti, e può essere utilizzato per la pulizia di pavimenti, case, edifici pubblici, mezzi di trasporto e molto altro ancora.
L’ozono sanifica davvero?
Sì, l'ozono è un agente sanificante efficace. La sua elevata reattività chimica lo rende un potente agente ossidante, capace di distruggere batteri, virus, muffe e altri contaminanti. La sanificazione con l'ozono non è una novità, molte industrie ne fanno uso da decenni.
Quali controindicazioni ha la pulizia con l’ozono?
È importante tener presente che l'ozono è un composto instabile e reattivo, quindi è necessario utilizzarlo con attenzione e con strumenti efficaci, in modo da evitare che si disperda nell’ambiente. La sua dispersione incontrollata nell’ambiente infatti è il principale pericolo:
- Per le persone: irrita e può danneggiare le vie respiratorie
- Per l’ambiente: danneggia alcuni materiali
Come utilizzare l’ozono nel cleaning?
Alla luce di queste controindicazioni, quando si utilizza l’ozono per la pulizia è essenziale servirsi di uno strumento che non liberi semplicemente l’ozono nell’ambiente, ma lo convogli sulla superficie da pulire senza dispersioni e contaminazioni dell’aria circostante. Noi in Adiatek abbiamo preso molto sul serio questa soluzione, tant’è che dalla nostra ricerca è nato un sistema ad ozono applicato alle nostre lavasciuga pavimenti. Questo sistema, combinato al sistema 3SD, ha ottenuto anche il brevetto d’invenzione europeo.
Sistema ad ozono
Abbiamo lavorato proprio sul concetto di evitare la dispersione di ozono nell’ambiente. L’ozono prodotto con il nostro sistema
viene convogliato in una valvola di miscelazione con l’acqua pulita proveniente dal serbatoio, per poi essere portato direttamente alle spazzole. Questa è la differenza sostanziale con gli altri sistemi che invece immettono
l’ozono nel serbatoio. In questo modo però parte dell’ozono viene liberata nell’ambiente, richiedendo quindi una maggiore produzione di ozono, e causando una
contaminazione dell’aria circostante.
Il fatto di avere un maggior controllo dell’ozono generato ha 2 vantaggi:
- Utilizzo più efficiente
- Minore contaminazione dell’area circostante
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Sistema 3SD
Il sistema 3SD, associato al sistema ozono, rende le lavasciuga pavimenti più versatili, consentendo di alternare pulizia tradizionale e pulizia con acqua ozonizzata, usando sempre la stessa macchina.
È possibile infatti
alternare fasi di pulizia tradizionale con detergenti (contenuti in un serbatoio apposito, distinto dal serbatoio di acqua pulita) a fasi di sanificazione con uso esclusivo di ozono e acqua.
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E secondo voi? Quali sono le innovazioni su cui puntare per un cleaning sempre più efficace e rispettoso dell’ambiente?